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10 02 2014 | Rimini | Ausl Romagna dipendenti uniti con intranet, ma restano da scegliere due direttori e una sede

Lunedì, 10 Febbraio 2014

tortora-chiaroRimini | Ausl Romagna dipendenti uniti a suon di intranet, ma restano da scegliere due direttori e una sede

 

Fervono i lavori nella nuova Asl Romagna. “I vertici del nuovo organismo e in particolare il direttore generale Andrea Des Dorides ora sono soprattutto impegnati a risolvere le tante questioni burocratiche connesse alla nascita del nuovo ente, ma a partire da marzo occorrerà affrontare scelte importanti, come quella del direttore amministrativo e sanitario e della sede operativa. Mentre quella legale al momento è stata collocata a Ravenna, in via Largo Chartres”, rendono noto da Cisl Romagna. A parlare è il referente per la sanità Antonio Cinosi che, intanto, elogia il direttore generale. "La scelta mi pare oculata, sia sotto il profilo politico che sotto quello professionale, data la sua esperienza in questo campo e le competenze sviluppate", commenta Cinosi.
Sono mesi intensi questi primi della nuova Asl unica per tutti i lavoratori delle varie sedi, “tanto che sul fronte tecnologico si sta implementando la rete intranet della nuova azienda, primo passo per la nascita di un lavoro effettivamente di rete”.


Il nuovo ente è alle prese con scelte molto importanti in cui la Cisl entra ribadendo un concetto semplice. “Non spendere meno ma spendere meglio: questo il criterio con cui abbiamo chiesto si concretizzasse l’unificazione delle quattro Ausl, per razionalizzare il livello di spesa e servizi in modo da avere più risorse per alzare la qualità dei servizi stessi (le ex 4 Ausl erano di piccole dimensioni, con nessuna presenza di azienda ospedaliera e/o universitaria). Bene, in questa logica, nella nuova organizzazione, è indispensabile anche individuare e utilizzare quelle sedi che sono già a disposizione (perché di proprietà) dell’Ausl, senza moltiplicare i costi e iniziare ad internalizzare quelle prestazioni e quei servizi (sia in termini di diagnosi che di servizi sanitari), oggi forniti da strutture private, che si possono erogare utilizzando al meglio le risorse umane e tecnologiche già esistenti nel pubblico. Auspichiamo quindi che nelle prossime settimane venga fatto un censimento delle sedi di proprietà dell’Ausl (tra le quali c’è anche quella di Ravenna) per decidere quella più adatta ad essere la sede operativa”.


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